SEATTLE, WA – Una nuova rottura del Legamento Crociato Anteriore (LCA) sul ginocchio “riparato” per un precedente infortunio, sembra essere molto frequente. Secondo uno studio presentato nel mese di luglio 2014 al Convegno Annuale dell’American Orthopaedic Society for Sports Medicine’s (AOSSM), l’identificazione dei fattori di rischio sui quali si può intervenire, e l’educazione del paziente su questo argomento, possono ridurre al minimo la possibilità di un nuovo evento traumatico dello stesso tipo.
“La nostra ricerca suggerisce che alcuni fattori di rischio quali, età, livello di attività e il tipo di innesto utilizzato possono essere indicativi della possibilità di re-infortunio”, ha detto l’autore principale della ricerca, Christopher C. Kaeding, medico della Ohio State University. “Tuttavia, migliorando l’aspetto formativo concernente gli atteggiamenti da tenere, sulla base dei fattori di rischio, i pazienti possono essere in grado di ridurre al minimo le recidive”.
Kaeding e il suo team hanno analizzato i dati di 2.695 pazienti, dall’anno 2002 al 2008, per mezzo di uno specifico database degli infortuni (MOON ACL injury database). Tutti i pazienti avevano una storia di ricostruzione primaria del LCA, e nessun precedente intervento chirurgico al ginocchio controlaterale. Il tipo di innesto, l’età, lo sport praticato dopo l’intervento chirurgico, il sesso, l’abitudine al fumo, lo stato di lesione meniscale e l’Indice di Massa Corporea (BMI), sono stati identificati come criteri di inclusione nello studio.
Nei risultati, il 4,3% dei pazienti (116/2695) avevano subito una nuova rottura dell’innesto praticato sullo stesso lato del corpo, relativo al primo infortunio, mentre il 3,6% dei pazienti (97/2695), aveva avuto una nuova rottura sul lato opposto. Le probabilità di un nuovo strappo allo stesso LCA, sono diminuite del 9% per ogni anno in più di età del soggetto, mentre quelle di un nuovo strappo all’LCA controlaterale, sono diminuite del 4% per ogni anno di maggiore età.
“Lo studio mette in evidenza che l’età più giovane, più alti livelli di attività al momento della lesione e il tipo di innesto utilizzato (trapianto allogenico), possono aumentare il rischio di lesione dell’LCA, stesso lato, entro due anni. Nelle persone con maggiore livello di attività, e di età inferiore, una nuova lesione, ma alla gamba opposta alla prima, risultava predominante”, ha affermato Kaeding. E ha concluso dicendo: “I medici e i fisioterapisti devono educare meglio i pazienti circa l’allenamento permanente neuro-muscolare, da continuare anche dopo che il primo processo di riabilitazione è terminato, così da aiutarli a prevenire future lesioni”.
American Orthopaedic Society for Sports Medicine
POST SCRIPTUM
La maggior parte degli infortuni al Legamento Crociato Anteriore non si verifica dal contatto tra giocatori. Le cause più comuni di lesione dell’ LCA senza contatto sono: cambiamenti di direzione o manovre di taglio combinate con arresti improvvisi; o, ancora, mancanza di coordinazione nell’atterraggio dopo un salto, o facendo perno con il ginocchio, quasi completamente esteso, quando il piede è piantato a terra.
Come si può prevenire l’infortunio al Legamento Crociato Anteriore?
È un compito difficile la valutazione di come gli atleti possono migliorare i loro movimenti, al fine di prevenire gli infortuni dell’ LCA senza contatto. Un buon punto di partenza è parlare con un preparatore atletico, un fisioterapista, o specialista di medicina dello sport. Recenti ricerche hanno permesso ai terapisti e medici di identificare le aree deboli muscolari, e individuare i modi per migliorare la forza, diminuendo il rischio di infortunio. Inoltre, altri fattori di rischio come la riduzione di forza del tendine del ginocchio e il maggior range di movimento articolare, possono essere ulteriormente valutati da un fisioterapista o preparatore atletico per ottimizzare il lavoro riabilitativo e prestativo successivo ad un infortunio.
Gli studi attuali dimostrano anche che specifici allenamenti, come le routine sui salti e imparare a ruotare correttamente, aiutano gli atleti a prevenire le lesioni dell’ LCA. Questi tipi di esercizi e programmi di training sono più utile se gli atleti partono quando sono giovani. Possono essere ottimali per integrare i programmi di prevenzione durante la prima adolescenza, prima che i giovani atleti sviluppino alcune abitudini che possono aumentare il rischio di una lesione dell’ LCA.
Ci sono diversi fattori che determinano o meno l’eventualità che un giovane atleta incorra in una lesione dell’ LCA. Con adeguati programmi di screening pre-stagionali, si possono controllare importanti fattori critici, e identificare i giovani atleti “ad alto rischio”, i quali potrebbero beneficiare di interventi di allenamento neuromuscolare mirato, riducendo decisamente il rischio di lesioni al Legamento Crociato Anteriore.