Arginina e Ossido Nitrico

L’ARGININA PUO’ MIGLIORARE LE PRESTAZIONI ATLETICHE?

La L-arginina, pur essendo classificata come un aminoacido semi-essenziale, poichè già reso disponibile per sintesi nel corpo di una persona adulta, ha sempre goduto di ottima fama tra i bodybuilder, in quanto ritenuto promotore del GH, l’ormone della crescita. Questa teoria è stata confermata da studi nei quali si è praticata l’infusione endovenosa di 30 grammi di arginina, la quale ha stimolato il rilascio di GH.

Un dosaggio di arginina così elevato, però, non è compatibile con l’assunzione sotto forma di integratore orale, visti gli effetti come la nausea, che si riscontrano già con un dosaggio di 12 grammi. Questo ha messo un po’ in ombra un integratore del quale si è parlato sia male che bene, con studi che ne hanno negato l’utilità e altri che l’hanno invece confermata.

La popolarità di questo aminoacido ha avuto una fase di ripresa con l’avvento degli integratori che favoriscono l’innalzamento dei livelli di Ossido di Azoto (NO), altrimenti chiamato ossido nitrico, molti dei quali si basano proprio sull’arginina.
L’Ossido di Azoto (NO) è considerato uno dei più potenti mediatori biochimici, prodotto dagli organismi viventi al fine di controllare molte delle loro funzioni; la sua sintesi parte dall’amminoacido L-arginina in una reazione multi-step catalizzata dall’enzima ossido nitrico sintetasi.
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L’Ossido di Azoto è una sostanza chimica che svolge un ruolo importante nella regolazione della pressione sanguigna, il rilascio di ormoni, e numerosi altri processi del corpo, tra i quali la dilatazione dei vasi sanguigni, che, aumentando il loro diametro, aumentano di conseguenza il flusso ematico, senza però elevare la pressione del sangue. Da questo punto di vista l’NO è importante per i soggetti a rischio di coronaropatie e di pressione alta; nell’ottica dello sportivo, sono due i principi fondamentali da ricordare per quanto riguarda gli effetti dell’NO:Image

  1. all’aumento della dimensione dei vasi sanguigni, corrispondono quantità più elevate di sostanze nutritive, ossigeno e ormoni anabolici che vengono convogliati ai muscoli e ai tessuti; questa è una condizione che FAVORISCE LA CRESCITA MUSCOLARE;
  2. l’aumento del flusso sanguigno PROMUOVE L’ELIMINAZIONE DEI PRODOTTI DI SCARTO del metabolismo, che inducono affaticamento muscolare e danneggiano le cellule degli stessi muscoli.

Non serve sottolineare quanto questi due punti appena enunciati siano strettamente correlati all’efficacia e al successo di un buon allenamento. L’innalzamento dei livelli di NO determina miglioramenti sostanziali nel post allenamento, agevolando la riparazione muscolare e ottimizzando le fasi di recupero.

E questo non vale soltanto per i body builder, ma per qualsiasi attività sportiva, anche di tipo aerobico, come correre o pedalare. L’aumento dell’ossido nitrico può apportare benefici in termini di intensità e durata, dotandoci delle condizioni fisiologiche ottimali per l’aumento della capacità aerobica, che può tradursi nella possibilità di protrarre più a lungo l’allenamento di endurance. Cosa può scaturire da tutto ciò? AUMENTO DELLA PRESTAZIONE e INCREMENTO DELL’ELIMINAZIONE DEL GRASSO SUPERFLUO!
Riassumendo: gli effetti dell’Ossido di Azoto sulle cellule influiscono tanto sull’aumento di massa muscolare quanto sui processi di eliminazione del grasso corporeo. Le sperimentazioni condotte su soggetti sottoposti ad integrazione finalizzata all’aumento di NO hanno fatto rilevare in un periodo di osservazione di 30 giorni un calo di massa grassa tra il 2 ed il 4%, pur non incrementando l’attività aerobica dei soggetti, né diminuendone l’introito calorico giornaliero.
L’arginina assume una notevole importanza come precursore dell’ossido di azoto, ma non solo. Essa è coinvolta anche nella sintesi di molte altre molecole nel corpo, tra le quali la creatina e le proteine muscolari, dalle quali dipende in molta parte l’efficacia del nostro allenamento.Image
L’arginina è presente in alimenti proteici come carne, pollame, latticini, pesce e uova, ed è possibile che ciascuno di noi ne assuma già una dose di 5-10 grammi/giorno, a seconda del suo introito proteico. Ma la quota di questo aminoacido preposta a generare ossido di azoto è limitata, poiché questa NON VIENE FACILMENTE ASSORBITA ed inviata nei posti giusti dell’organismo, oltre al fatto che risulta coinvolta, come si è detto, nella produzione di molecole diverse dall’NO.
Questa scarsa capacità di assorbimento dell’arginina rappresenta chiaramente un fattore limitante nella produzione di NO, e l’efficacia degli integratori a base di L-arginina, la forma più semplice di questo aminoacido, risulta penalizzata. Fortunatamente, grazie alla ricerca nel campo dell’integrazione, sono state elaborate forme più efficaci di arginina. Il “best in class” è l’arginina alfa-chetoglutarato(AKG), composto da due molecole di arginina legate ad una molecola di alfa-chetoglutarato, un precursore della glutammina. Inoltre, tra le diverse formulazioni di questi integratori, sono preferibili quelle arricchite con antiossidanti, quali ad esempio, laVITAMINA C. La presenza di questa vitamina, infatti, AUMENTA LA BIODISPONIBILITA’ DELL’OSSIDO DI AZOTO, estendendone l’attività e l’arco vitale nel corpo.
Infine, una curiosità che scaturisce da uno studio pubblicato questo mese sulJournal of Strength and Conditioning Research, e che ribadisce il ruolo giocato dagli antiossidanti nel potenziamento dell’attività dell’ossido di azoto.  In questo  studio i ricercatori hanno esaminato l’effetto sulla resistenza fisica della supplementazione con arginina ed estratto di semi d’uva.
50 studenti universitari americani non allenati sono stati divisi in 3 gruppi, e ogni gruppo è stato sottoposto ad integrazione quotidiana nel seguente modo :

  1. il primo gruppo ha integrato con un placebo;
  2. il secondo gruppo ha integrato con 1.5 grammi di arginina e 300 mg di estratto di semi d’uva; 
  3. il terzo gruppo ha integrato con 3 grammi di arginina e 300 mg di estratto di semi d’uva.

ImageLo studio è durato un mese, e i soggetti sono stati testati all’inizio e alla fine dello studio. Ai partecipanti sono stati fatti eseguire dei test incrementali ad esaurimento su un cicloergometro per determinare la loro capacità fisica di lavoro vicino la soglia della fatica, misurando la potenza massima che poteva essere sostenuta per un lungo periodo senza segni di stanchezza neuromuscolare.Lo scopo era confrontare i dati ottenuti all’inizio e alla fine del periodo, per valutare l’eventuale influenza della supplementazione con arginina sulla resistenza fisica.
I risultati di questo studio hanno indicato che la supplementazione con arginina ed estratto di semi d’uva per 4 settimane, ha ritardato l’insorgenza della fatica neuromuscolare durante l’esercizio sul cicloergometro nei soggetti non allenati. Infatti, entrambi i gruppi supplementati con arginina hanno fatto registrare aumenti significativi nei valori registrati:

  • Gruppo a placebo: calo -1,6% 
  • Gruppo 1.5 g : 22,4% di aumento 
  • Gruppo 3.0 g : 18,8% di aumento

Da notare che il gruppo con dosaggio maggiore ha avuto un incremento minore, cosa per la quale i ricercatori non hanno fornito una spiegazione.
Questo studio conferma l’utilità della supplementazione con arginina anche per gli sport di resistenza come ciclismo o podismo, per i quali l’assunzione dei questo aminoacido può aiutare a migliorare le prestazioni atletiche.

 

Journal Reference:

Camic CL, Housh TJ, Zuniga JM, Hendrix RC, Mielke M, Johnson GO, Schmidt RJ. Effects of arginine-based supplements on the physical working capacity at the fatigue threshold.  J Strength Cond Res. 2010 May;24(5):1306-12. doi: 10.1519/JSC.0b013e3181d68816.

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