Nel 2001 fu pubblicato su Lancet (1) il primo studio al mondo che dimostrava l’efficacia di una sostanza nella terapia a lungo termine dell’osteoartrosi. Questa sostanza era la glucosamina solfato, un aminozucchero presente naturalmente nell’organismo umano e utilizzato per la biosintesi dell’acido ialuronico, del liquido sinoviale e dei proteoglicani della sostanza fondamentale della cartilagine articolare. Normalmente la glucosamina viene sintetizzata dal glucosio. Nell’artrosi si verifica un difetto metabolico della biosintesi della glucosamina e dei proteoglicani. In questa situazione l’apporto esogeno di glucosamina solfato supplisce alle carenze endogene della sostanza. Le conclusioni alle quali sono arrivati i ricercatori in questo lavoro, durato 3 anni, furono che gli effetti indotti da questa sostanza sembravano andare oltre l’effetto dei normali antinfiammatori, favorendo anche la ricostruzione della cartilagine e contrastando la distruzione di quella vecchia, fenomeno tipico della degenerazione artrosica. Le radiografie effettuate al gruppo trattato con glucosamina mostrarono il mantenimento degli spazi interarticolari, diversamente da quanto si evidenziava sui pazienti trattati con placebo.
In uno studio successivo, simile a questo, tenutosi nella Repubblica Ceca e diretto dal professor Karel Pavelka, si è confermato il principio che il processo degenerativo della cartilagine possa essere arrestato, con risultati che durano nel tempo (2).
Uno studio condotto presso il Wilford Hall Medical Center della Lackland Air Force Base in Texas ha valutato l’ effetto della glucosamina nei pazienti diabetici (3) e le conclusioni furono che i supplementi orali a base di glucosamina non alterano in modo significativo il metabolismo glucidico nei pazienti con diabete di tipo 2.
Nel 2005 un altro studio Europeo ha rilevato come la somministrazione per 6 mesi di Glucosamina Solfato sia efficace nel controllare la sintomatologia dell’artrosi del ginocchio, rispetto ad un farmaco con meccanismo puramente antidolorifico. Lo studio GUIDE (4) è stato presentato dal Prof. Gabriel Herrero-Beaumont – Direttore dell’Istituto di Reumatologia della Fondazione Jimenez Diaz dell’Università di Madrid – durante una delle sessioni di lavoro più prestigiose dell’American College of Rheumatology, il più importante convegno mondiale di Reumatologia (San Diego USA, dal 13 al 17 Novembre).
In questo studio è stata utilizzata la formulazione di Glucosamina Solfato usata in Europa e in Italia come farmaco da prescrizione, che si differenzia da altre preparazioni di glucosamina che usano sali diversi e dosaggi inferiori. Le conclusioni indicano come la Glucosamina Solfato potrebbe rappresentare il farmaco di prima scelta da instaurare precocemente nel controllo di questa patologia cronica e invalidante. “Era importante – afferma il Prof. Herrero-Beaumont – testare in questo studio la formulazione originale di Glucosamina Solfato, già utilizzata negli studi a lungo termine e disponibile come farmaco da prescrizione in Europa alla dose di 1500 mg una volta al giorno”. Gli studi precedenti avevano reso famosa la glucosamina, al punto che in molti paesi sono comparse preparazioni del prodotto in forme diverse da quella solfato (ad esempio la glucosamina cloridrato), spesso a dosi inferiori di quelle utilizzate per ottenere apprezzabili risultati clinici. Tali preparazioni inducono concentrazioni molto inferiori di glucosamina nel sangue, prive di una reale attività farmacologica.
Nel 2006, lo studio GAIT (5) ha valutato l’efficacia e la sicurezza dell’associazione della Glucosamina e del Condroitin solfato nel trattamento del dolore del ginocchio da osteoartrosi ( gonartrosi ) su una popolazione di 1.583 pazienti dell’età media di 59 anni. Si sono utilizzati 1500mg/die di Glucosamina, 1200mg/die di Condroitin solfato.
La Glucosamina ed il Condroitin solfato da soli o in combinazione non sono sembrati ridurre in modo efficace il dolore nel gruppo dei pazienti con osteoartrosi del ginocchio. Tuttavia, sembra che l’associazione Glucosamina-Condroitin solfato sia efficace nel sottogruppo di pazienti con dolore al ginocchio moderato-grave.
Bibliografia:
(1): Reginster JY, Deroisy R, Rovati LC, et al. Long-term effects of glucosamine sulphate on osteoarthritis progression: a randomized, placebo-controlled clinical trial. Lancet.2001;357:251-256 (2): Pavelka K. Gatterova J, Olejarova M, et al. Glucosamine sulfate use and delay of progression of knee osteoarthritis: a 3-year, randomized, placebo-controlled, double-blind study. Arch Intern Med. 2002;162:2113-2123 (3): Daren A. Scroggie, Allison Albright, Mark D. Harris. The Effect of Glucosamine-Chondroitin Supplementation on Glycosylated Hemoglobin Levels in Patients With Type 2 Diabetes Mellitus. Arch Intern Med. 2003; 163: 1587-1590 (4): G. Herrero-Beaumont et al. Effects of Glucosamine Sulfate on 6-Month Control of Knee Osteoarthritis Symptoms vs Placebo and Acetaminophen: Results from the Glucosamine Unum in Die Efficacy (GUIDE) Trial. American College of Rheumatology Annual Scientific Meeting, San Diego, Nov. 12-17, 2005 (5): Clegg DO, Reda DJ, Harris CL, et al. Glucosamine, chondroitin sulfate, and the two in combination for painful knee osteoarthritis. N Engl J Med. 2006;354:795-808.