Mangiamo più pesce, ma quale?

“Se il pesce non è già una consuetudine della vostra alimentazione, farete un favore al vostro cuore se iniziate ad assumerne una porzione una volta alla settimana, o meglio ancora due”. Questa raccomandazione dell’’American Heart Association, una delle organizzazioni più autorevoli al mondo in tema di prevenzione, è nota da tempo non solo a chi si occupa di alimentazione per professione.

I benefici provengono dagli acidi grassi omega-3, la cui sostituzione con gli ormai noti integratori di olio di pesce, non viene ritenuta sufficiente dalla suddetta associazione americana.

E’ opportuno sapere, però, che il pesce può essere fonte di sostanze contaminanti, e quindi diventa utile segnalare un nuovo strumento messo a punto da alcuni ricercatori europei, per mezzo del quale è possibile ottenere informazioni sui nutrienti presenti nel pesce che siamo soliti consumare, e avere anche indicazioni sul contenuto dei principali contaminanti, eventualmente presenti.

FishChoice è l’applicazione in questione, per ora disponibile soltanto in lingua inglese, ma comunque semplice da utilizzare. Una volta entrati nel sito all’indirizzo http://www.fishchoice.eu, è sufficiente selezionare la propria età e sesso, e scegliere la tipologia di pesce abitualmente consumato, indicandone quantità e frequenza di consumo.

Buon appetito

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