L’ attività fisica di costruzione muscolare, può comprendere un ampio spettro di motivazioni, anche molto diverse tra loro, come ad esempio:
- Potenziamento dell’apparato muscolo-scheletrico, nell’ambito di una preparazione atletica finalizzata a migliorare una prestazione;
- Lavoro muscolare finalizzato ad aumentare il volume muscolare a scopi puramente estetici;
- Attivazione del metabolismo basale, nell’ambito di un programma di dimagrimento;
- Riabilitazione post-traumatica o nel contesto di una terapia fisica volta a correggere anomalie posturali.
Già all’inizio del secolo scorso, la pratica di esercizi di sollevamento si diffuse ad atleti di discipline come l’atletica o la lotta, oltre che essere già consolidata presso i culturisti, nonostante le molte resistenze, presenti ancora al giorno d’oggi, a sviluppare protocolli di allenamento basati sulla forza, a causa del timore di perdere agilità e flessibilità in seguito all’aumento delle masse muscolari.
Negli anni ’60 fu invece dimostrato che l’aumento della forza non comprometteva le qualità relative alla rapidità e alla mobilità articolare. Al contrario, si riscontrò che i soggetti dediti al body building non manifestavano limitazioni nell’esecuzione dei movimenti e rivelavano una notevole flessibilità articolare.
Per questo motivo, il potenziamento muscolare è diventato parte importante di un programma di preparazione fisica per molte discipline sportive. E’ evidente che, in questo caso, la costruzione muscolare deve essere inserita opportunamente nella pianificazione di un macrociclo annuale, tenendo conto degli obiettivi di prestazione, facendo diventare il lavoro muscolare non fine a sé stesso, ma a supporto di attività volte a migliorare i gesti specifici di quella disciplina. Nell’ambito di una preparazione atletica specifica, quindi, con il potenziamento muscolare ottengo delle qualità che ottimizzano la rapidità dell’azione e la forza che posso esercitare durante l’azione stessa.
Quando invece si ricerca uno sviluppo muscolare al solo scopo di migliorare l’aspetto estetico, non essendoci limitazioni imposte da esigenze agonistiche relative all’esecuzione di gesti sportivi, si rischia di incorrere in perdita di flessibilità nei movimenti, quando l’allenamento non preveda delle fasi di allungamento muscolare e si concentri soltanto sulla contrazione del muscolo.
Nel caso di persone che ricercano un dimagrimento stabile, la pratica del body building associata al lavoro di tipo aerobico risulta essere la più efficace poiché intacca in modo sensibile il metabolismo basale, cioè l’energia (le calorie) che consumiamo anche mentre stiamo riposando. E’ altresì provato che la coesistenza di lavoro aerobico e di potenziamento all’interno di uno stesso programma allenante, limita i risultati ottenibile in termini di aumento della forza, che però, nei soggetti che mirano a diminuire il proprio peso, non rappresenta la priorità.
Assume poi un carattere di estrema importanza il lavoro muscolare nell’ambito di un programma riabilitativo, che, come e più di quelli visti in precedenza, esige la presenza di un professionista dedito a seguire le fasi ed i progressi del piano di lavoro.
Per questo motivo, il potenziamento muscolare è diventato parte importante di un programma di preparazione fisica per molte discipline sportive. E’ evidente che, in questo caso, la costruzione muscolare deve essere inserita opportunamente nella pianificazione di un macrociclo annuale, tenendo conto degli obiettivi di prestazione, facendo diventare il lavoro muscolare non fine a sé stesso, ma a supporto di attività volte a migliorare i gesti specifici di quella disciplina. Nell’ambito di una preparazione atletica specifica, quindi, con il potenziamento muscolare ottengo delle qualità che ottimizzano la rapidità dell’azione e la forza che posso esercitare durante l’azione stessa.
Quando invece si ricerca uno sviluppo muscolare al solo scopo di migliorare l’aspetto estetico, non essendoci limitazioni imposte da esigenze agonistiche relative all’esecuzione di gesti sportivi, si rischia di incorrere in perdita di flessibilità nei movimenti, quando l’allenamento non preveda delle fasi di allungamento muscolare e si concentri soltanto sulla contrazione del muscolo.
Nel caso di persone che ricercano un dimagrimento stabile, la pratica del body building associata al lavoro di tipo aerobico risulta essere la più efficace poiché intacca in modo sensibile il metabolismo basale, cioè l’energia (le calorie) che consumiamo anche mentre stiamo riposando. E’ altresì provato che la coesistenza di lavoro aerobico e di potenziamento all’interno di uno stesso programma allenante, limita i risultati ottenibile in termini di aumento della forza, che però, nei soggetti che mirano a diminuire il proprio peso, non rappresenta la priorità.
Assume poi un carattere di estrema importanza il lavoro muscolare nell’ambito di un programma riabilitativo, che, come e più di quelli visti in precedenza, esige la presenza di un professionista dedito a seguire le fasi ed i progressi del piano di lavoro.