Letteralmente significa allungamento ed è una pratica molto semplice, ma che deve essere effettuata in modo corretto. Lo stretching assume grande importanza per chi svolge un’ attività fisica, sia che questa venga svolta a livelli agonistici che amatoriali. Non ci sono dubbi sul fatto che l’ ottima mobilità articolare contribuisca al miglioramento della performance: un buon grado di flessibilità contribuisce ad esprimere ai massimi livelli le proprie capacità relativamente a forza e velocità.
Si pensi all’effettuazione di un gesto di precisione rappresentato da un tiro a canestro, o da un palleggio a servire un’ azione di attacco della pallavolo. Eventuali tensioni che favoriscano un accorciamento della muscolatura interessata al gesto, compromettono il gesto stesso. Per dirla in altri termini, il muscolo che svolge il ruolo principale di agonista per quel dato gesto, esprime ottimamente le sue potenzialità quando il suo antagonista non offre eccessive resistenze frenanti a causa di una ridotta condizione di allungamento.
Dovremmo considerare sempre, per ogni nostra sessione di allenamento, di dedicare del tempo allo stretching, come diamo per scontato di iniziare sempre l’unità allenante con un opportuno riscaldamento. In questo senso, l’allungamento muscolare diventa parte della nostra attività fisica, contribuendo ad evitare di incorrere in traumi durante l’esercizio dell’attività stessa.
Ma la pratica dello stretching non deve essere solo prerogativa dello sportivo. Infatti, eseguire degli esercizi al fine di diminuire la rigidità dell’apparato muscolare, è una strada che porta al raggiungimento di un buon livello di benessere funzionale, percorribile da chiunque. Inoltre, la mobilità articolare assume un significato sostanziale nelle riabilitazioni post traumatiche, assieme al rafforzamento muscolare e al recupero della sensibilità dei recettori che si occupano di coordinare i movimenti.
Nella normalità si riscontrano numerosi casi di persone dedite a pesanti lavori manuali, che lamentano dolore alla bassa schiena; chi lavora, invece, ad una scrivania, e soffre nel collo e nella parte alta della schiena; chi guida molto, oltre a problemi alla schiena, può accusare dolore a livello dell’anca durante il movimento di sollevamento della coscia. Sono soltanto alcune delle tante situazioni nelle quali un lavoro di stretching preventivo potrebbe evitare l’insorgere di malanni articolari.
Gli esercizi che seguono rappresentano degli esempi di stretching statico. Nel caso si effettuino subito dopo il riscaldamento, consiglio di mantenere la posizione per 10-15 sec.; se siamo alla fine della sessione di allenamento o di gara, il tempo di tensione può arrivare a 30-40 sec.